⏳ Lettura 5 min 🖋 Autore Alberto Lattuada
La stagione 2023/24 della Serie A ha visto protagonisti due giovani talenti dal brillante futuro: Charles De Ketelaere e Luka Jovic. Nonostante alcune differenze nel loro stile di gioco, entrambi hanno lasciato un’impronta significativa con prestazioni di alto livello. In questo articolo, analizzeremo nel dettaglio il confronto tra De Ketelaere vs Jovic, attraverso i numeri e le statistiche chiave per confrontare i loro contributi sul rettangolo verde.
Sentiamo le parole di Gasperini sul talento belga che con i bergamaschi ha conquistato l’Europa League 2023/2024:
Un’analisi delle statistiche generali
Prima di addentrarci nelle specifiche aree di gioco, diamo un’occhiata ai dati generali di De Ketelaere vs Jovic. Il belga classe 2001 ha collezionato 33 presenze, mentre il serbo del ’97 ne ha totalizzate 23. De Ketelaere è rimasto in campo per l’intera durata in più occasioni rispetto a Jovic, essendo stato sostituito solo 1,01 volte ogni 90 minuti contro 0,45 del suo “rivale”.
Tuttavia, Jovic ha ricevuto più ammonizioni (0,18 ogni 90′ contro 0,04 di De Ketelaere) e addirittura due espulsioni, mostrando a tratti un temperamento più caldo. In termini di vittorie, la compagine di De Ketelaere ha fatto leggermente meglio, ottenendo successi nel 58% delle gare contro il 48% di quella di Jovic.
De Ketelaere vs Jovic – La potenza offensiva a confronto
Analizzando i numeri in fase offensiva del confronto De Ketelaere vs Jovic, l’attuale giocatore del Milan si è confermato un killer d’area di rigore, andando a segno 0,54 volte ogni 90 minuti, rispetto allo 0,44 di De Ketelaere. Il belga ha registrato un valore di expected goals (xG) più basso (0,31 contro 0,42), suggerendo che le sue occasioni non sono state sempre delle più nitide.
Dove De Ketelaere ha brillato è nella creazione di occasioni, fornendo 0,31 assist ogni 90′, più del triplo rispetto a Jovic (0,09). Il suo valore di expected assists (xA) di 0,25 supera di molto quello del serbo (0,08), confermando una maggiore visione di gioco.
I dati sui dribbling evidenziano invece un netto vantaggio per De Ketelaere, con 6,35 tentativi di saltare l’uomo ogni 90′, di cui 3,18 riusciti, contro appena 1,17 tentativi (0,72 riusciti) di Jovic. Un chiaro segnale dell’abilità sopraffina del belga nel superare gli avversari palla al piede.
L’impegno in fase difensiva
Passando alla fase di non possesso, De Ketelaere ha registrato più recuperi palla (3,97 ogni 90′ contro 1,97) e intercetti (2,29 vs 1,44) rispetto all’attaccante rossonero. Ha però anche perso più palloni (13,9 contro 7,09), forse a causa di un atteggiamento più spregiudicato in avanti.
Nei duelli aerei invece Jovic ha avuto la meglio, vincendone 1,97 ogni 90′ rispetto a 1,59 di De Ketelaere. Un dato che riflette la sua stazza fisica e l’abilità nelle giocate aeree. Comunque, il belga ha vinto una percentuale di contrasti a terra leggermente più alta (39% contro 45%).
Visione di gioco e qualità nei passaggi
Le statistiche sui passaggi rivelano un altro punto di forza per De Ketelaere. Seppur con meno passaggi totali (30,04 contro 13,73 ogni 90′), la sua precisione è risultata nettamente superiore.
Il talento belga si è distinto anche per i passaggi chiave (1,15 contro 0,27) e le azioni di squadra riuscite (2,91 vs 2,51), dimostrando una migliore visione di gioco e capacità di coinvolgere i compagni.
L’impatto sulle sorti delle rispettive squadre
Nonostante le differenze tra le statistiche individuali, entrambi i calciatori hanno avuto un impatto significativo sui risultati delle loro compagini. De Ketelaere, con la sua duttilità tattica e abilità nel creare pericoli, è stato fondamentale per il gioco offensivo della sua squadra.
Jovic d’altra parte si è confermato un’autentica minaccia in area, segnando reti pesanti che hanno permesso alla sua formazione di conseguire vittorie importanti.
L’evoluzione e il futuro di due giovani di prospettiva
È interessante notare come, rispetto alle stagioni precedenti, De Ketelaere abbia notevolmente incrementato i suoi numeri in zona offensiva, segnando più reti e fornendo più assist. Un segnale della sua continua crescita e dell’adattamento al calcio italiano.
Jovic, invece, ha mantenuto un livello di rendimento simile a quello delle annate passate, confermandosi come un bomber affidabile e prolifico.
Guardando al futuro, i due avranno l’opportunità di continuare a migliorare e affinare il proprio bagaglio tecnico. De Ketelaere potrebbe lavorare sull’efficacia sottoporta, mentre Jovic potrebbe concentrarsi sull’aspetto di creazione di gioco per diventare un attaccante più completo.
L’analisi dettagliata delle prestazioni di Charles De Ketelaere e Luka Jovic nella Serie A 2023/24
Il confronto ha messo in luce pregi e difetti di due tra i più interessanti prospetti del panorama calcistico continentale. Talenti diversi, accomunati da un brillante avvenire se continueranno su questa strada di costante crescita e miglioramento.
Se fossi uno scout del Milan o dell’Atalanta, sulla base di questa approfondita analisi valuterei con grande attenzione l’opportunità di puntare su uno dei due talenti per rinforzare la rosa in vista della prossima stagione.
Milan, li vuoi entrambi?
Per il Milan, De Ketelaere sembrerebbe il “rientro” ideale. Il suo stile di gioco verticale, la capacità di saltare l’uomo e creare superiorità numerica si sposerebbe perfettamente con il 4-2-3-1 dei rossoneri. La sua duttilità tattica gli permetterebbe di essere impiegato sia da trequartista che da esterno offensivo, apportando qualità in fase di possesso e nelle rifinitura dell’azione. Inoltre, il suo impegno difensivo si innesterebbe perfettamente nel contesto del calcio intenso dalla nuova dirigenza rosssonera.
Jovic è un profilo molto interessante. Il serbo rimane un’ottima punta centrale di riferimento. La sua capacità di attaccare la profondità e far valere la sua potenza fisica negli ultimi 16 metri gli permetterebbe di sfruttare al meglio le sovrapposizioni delle mezzali e l’ampiezza degli esterni. Il suo fiuto per il gol (se giocasse con costana) potrebbe risolvere alcuni dei problemi di sterilità offensiva vissuti dai rossoneri nella passata stagione.
Valutazione Complessiva di De Ketelaere vs Jovic
In entrambi i casi, se il belga dovesse andare o nuovamente a Milano o rimaner alla Dea, aggiungerebbe il suo talento cristallino under-25 che ha enormi margini di crescita. La scelta andrebbe ponderata anche in base alle esigenze tattiche di ciascun club, optando per De Ketelaere nel caso servisse maggiore qualità nel palleggio e nell’ultimo passaggio, oppure virando su Jovic per un riferimento offensivo più fisico e prolifico in zona gol nel caso dei rossoneri.
Qualunque sia la scelta finale, non c’è dubbio che i due rappresentino dei profili molto interessanti da tenere d’occhio per il futuro del calcio italiano ed europeo.